14 mayo 2006

what is left of us

Mi piace il tuo messaggio.

Anche se mi sembra difficile conciliare la pantera, le occupazioni, le frasi infiammate e passionarie di lotta continua col buddhismo. Deve essere che non conosco la soka gakkai. Forse se lo avessi fatto avrei perso meno tempo nel cercare una mia vía per conciliare le passioni e i sogni adolescenti con la realtá.

Hai ragione, sicuramente una lezione l'abbiamo imparata. Non só cosa, ma qualcosa l'abbiamo imparata.

Dal canto mio io mi rifugiavo nei libri, cercando di scappare da milano ogni fine settimana in casa di conosciuti e sconosciuti, ma senza tanta politica. Le droghe non le ho mai toccate e non credo che, arrivato fino a qui, corra il rischio di lasciarmi trascinare in un vortice distruttivo, ma non si sá mai. L'alcohol mi sembra ancora peggio e fino al giorno della mia laurea non mi ero mai preso una sbronza. A tutt´oggi continuo ad essere quasi astemio. Se bevo un bicchiere di vino alla settimana è giá tutto un record.
La mia musica è ben poco r&r.

Curiosamente la filosofía, giá dal liceo, mi portó, (pure a me) a interessarmi, affascinarmi e a lasciarmi avvolgere dal buddhismo.
È per questo, e qui le nostre scelte sono realmente antitetiche, che non mi sono mai interessato alla politica come ce la spiegavano quelli che occupavano le aule delle scuole (non certo il Sancarlo) e le universitá. Un discorso fatto nella sua maggioranza da parole vacue che il tempo ha dimostrato essere sbagliate (quanto mi rompevano i coglioni col libretto rosso di mao, e quanto è disperante la cina che quel pazzo furioso ha lasciato dietro di se, per non parlare dei 60 milioni di morti che si portó sulla coscienza, e senza insistere nelle stronzate che espressavano le sue poesie... ma per fortuna siamo vivi per vedere il suo disastroso operato, e mi sento fiero di essermene andato quando giudicavo stupidaggini le frasi dette da chi alzava quel fatidico libretto per fanatici) e che non erano altro che un messaggio solamente destinato a far sembrare piú interessante l'emittente. Alla fine si dimostró che il significante era piú importante del significato. Ne marx ne mcluhan. Forse Lacan. L'ego dei piú carismatici si adattava a qualunque cosa pur di risaltare e chiamare l'attenzione. Tale e quale a Mao, Tutti con la voglia di essere un lider amato e rispettato. Che nel fondo di questo si trattava.

È per questo che il buddismo e il pacifismo mi affascinarono, perché mi dimostrarono che fare politica è rispettare gli altri nel quotidiano, giorno dopo giorno, lontano dalle bombe, dalle grida, dagli insulti e da tanta demagogía calpestata dagli stessi che la espressavano. (E continuano a farlo.)

È pur certo che al essermi allontanato, non ho vissuto il romanticismo di una skoda sgangherata. Non ho vissuto quella passione cosí religiosa, cosí cristiana. Toni Negri è uno dei migliori "Cristo" di questo secolo.

Amo il tema "sesso, droga e rock&roll" perché, seppur non sono stati la mia scelta di vita, si sono convertiti nell'unica via di uscita o di sfogo di tanti che non incassavano ne col sistema ne contro il sistema. Amo questa specie di terza vía fatta di sbagli pagati a caro prezzo e sulla propia pelle, pieni di consequenze sgradevoli ma comunque indispensabili a chi non acettava la realtá come ce la offrivano o come ce la facevano sognare, perché avevano bisogno di viverla.

Alla fine di cammini antitetici, guardaci, tutti e due, senza volerlo, completamente integrati nel sistema, vivendo della massima espressione del liberalismo (per non chiamarlo capitalismo sfrenato). Mi sorge il dubbio: ma veramente abbiamo imparato qualcosa?

(PS: pure io sono stato e continuo ad essere un sognatore di sinistra, ma devo ammettere che la realtá fa male, molto male, al sogno).

PPSS: sará questo tipo di conversazione meglio della psicanalisi?

E tutto questo solo per un po' d'affetto.

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